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Azione e utilizzazione del medicamento
In funzione della loro azione principale, le benzodiazepine sono chiamate anche, comunemente, sedativi o sonniferi. Sono caratterizzate da quattro proprietà: sono ansiolitiche, ipnoinducenti, antispasmodiche e miorilassanti.
Di solito, le benzodiazepine ad azione prolungata sono prescritte come sedativi (ansiolitici), mentre quelle ad azione più breve sono prescritte come ipnoinducenti (sonniferi). Le sostanze analoghe alle benzodiazepine (zolpidem e zopiclone) sono usati principalmente contro i disturbi del sonno. Nella misura in cui una prescrizione sia indicata, il medico dovrebbe scegliere il farmaco la cui durata d’azione è adeguata ai disturbi accusati.
Le benzodiazepine possono essere adatte, ad esempio, per:
- preparare l’anestesia in vista di un intervento chirurgico;
- affrontare una crisi psichica acuta (ad es. rischio di suicidio);
- contribuire a una terapia di disintossicazione da alcol, o al trattamento di episodi maniacali e di epilessia.
Quando possibile, tuttavia, andrebbero scelti altri metodi terapeutici, soprattutto in caso di disturbi del sonno e problemi di ansia. Se si prescrivono benzodiazepine o farmaci analoghi, allora l’assunzione dovrebbe essere limitata nel tempo, su un periodo quanto più breve, la dose essere ridotta allo stretto indispensabile e solo quando altre terapie non sono d’aiuto (in merito rimandiamo alla scheda Chi assume benzodiazepine dovrebbe…).
In determinate situazioni le benzodiazepine possono ottenere un buon risultato, ma andrebbero utilizzate solo quando sono chiaramente appropriate dal punto di vista medico e solo quando non esistono alternative.